“Questo intervento si traduce in uno spreco di risorse pubbliche”. È questo l’ultimo affondo da parte della lista Stabia Unica all’amministrazione di Luigi Vicinanza. Al centro del dibattito i 5 milioni di fondi intercettati dall’amministrazione Cimmino, destinati inizialmente alla riqualificazione del centro antico e che invece saranno utilizzati per il rifacimento delle strade del quartiere.
Il progetto originario dell’ingegnere Fulvio Calì, assessore della giunta Cimmino, è stato infatti modificato dai commissari straordinari. I fondi inizialmente destinati alla creazione di spazi pubblici e all’abbattimento delle strutture pericolanti, saranno utilizzati per il rifacimento delle strade. In questi giorni, il Comune ha infatti annunciato l’assegnazione dell’appalto.
Il Comunicato di Stabia Unica
L’aggiudicazione dell’appalto da 5 milioni di euro per il rifacimento delle strade del centro antico è l’ennesima dimostrazione, se mai ce ne fosse bisogno, dell’incapacità di questa amministrazione di portare avanti progetti realmente utili alla comunità. Invece di rappresentare un’opportunità di miglioramento, questo intervento si traduce in uno spreco di risorse pubbliche.
Il progetto originario per cui erano stati ottenuti i finanziamenti, elaborato dall’ingegnere Fulvio Calì assessore durante l’amministrazione Cimmino, mirava alla riqualificazione del centro antico di Castellammare di Stabia. Esso prevedeva l’eliminazione delle strutture pericolanti e la creazione di spazi pubblici, senza consumo di nuovo suolo, con l’obiettivo di migliorare le condizioni di vita degli abitanti del quartiere. Tuttavia, la gestione commissariale del Comune ha deciso di abbandonare questo progetto, adducendo motivazioni strumentali legate a presunti vincoli urbanistici e idrogeologici che nulla avevano a che fare con le proposte originarie.
Se i commissari straordinari hanno stravolto un piano che avrebbe rappresentato un’opportunità di rinascita e messa in sicurezza del centro antico, l’attuale amministrazione ha dimostrato di essere l’amministrazione del “fare finta”, agendo solo per ottenere una visibilità temporanea e priva di sostanza. Sarebbe stato sufficiente, infatti, documentarsi meglio e correggere gli errori commessi dalla gestione prefettizia, utilizzando i fondi in modo più appropriato per una vera riqualificazione dell’area. A prevalere è stata però la fretta di tagliare nastri, pur senza alcun merito, con l’obiettivo di nascondere la reale portata del fallimento.
Dopo 120 giorni dall’insediamento, il sindaco Vicinanza non ha prodotto alcun risultato concreto per la città. Questo è solo un altro esempio di occasione persa per Castellammare di Stabia e per i suoi cittadini, che meritano trasparenza e attenzione ai veri bisogni della comunità. Forse è giunto il momento che coloro che si definiscono difensori delle radici stabiesi si attivino davvero per il bene della città, prima che altre opportunità vengano definitivamente compromesse.