Nel clima infuocato della politica stabiese, dopo le dure repliche del sindaco Luigi Vicinanza e della lista di maggioranza Noi per Stabia alla lettera pubblica di Sandro Ruotolo, arriva ora la voce dissonante di Base Popolare – Democratici e Progressisti, lista rappresentata in consiglio da Maurizio Apuzzo, che di recente ha preso le distanze dalla coalizione del primo cittadino compiendo quello che ha definito “un passo di lato”. In un articolato comunicato, la lista prende apertamente le difese di Ruotolo e rilancia la necessità di un cambio di passo nella gestione politica della città.
La posizione su Ruotolo
Base Popolare rigetta con decisione la narrazione della lettera di Ruotolo come “retorica”. Al contrario, ne evidenzia il valore politico e civile: “Ruotolo, se fosse anche solo per quest’aspetto, sta dando un contributo utile per evitare che ci si abitui a queste presenze negative”. Il riferimento è alla presentazione dell’Osservatorio sulla camorra curato dall’Università, un momento che per Base Popolare Democratici e Progressisti. ha evidenziato quanto sia ancora forte l’influenza criminale a Castellammare e quanto sia importante, in questo quadro, l’azione di denuncia e stimolo politico dell’eurodeputato.
Il contrasto con Vicinanza e il “muro di silenzio”
Nel comunicato, il sindaco Vicinanza viene indirettamente accusato di minimizzare le criticità sollevate da Ruotolo: “È stata posta la necessità che non si abbassi la guardia sulla lotta alla camorra e che l’Amministrazione compia scelte forti”. Per il movimento civico, le reazioni della maggioranza hanno piuttosto mostrato “sufficienza” e un tentativo di evitare il confronto. Una linea che, secondo Apuzzo e i suoi, rischia di compromettere la reale possibilità di cambiamento: “Quando si accantonano questi nodi… prevalgono quelli che non danno fastidio e non sollevano problemi”.
Pd e maggioranza sotto accusa
Uno degli attacchi più duri è diretto proprio al Partito Democratico, accusato di responsabilità dirette per “la gestione opaca del PUC”, la spartizione “di stile basso” degli scrutatori, e per l’approccio “carsico” sui principali temi cittadini. “Noi pensiamo che questi fatti, l’atteggiamento di sufficienza dimostrato, il mancato confronto, le benedizioni dall’alto, chiamino in causa dirette e serie responsabilità del PD”. Base Popolare Democratici e Progessisti rivendica invece di aver sollevato da tempo queste problematiche, con coerenza e spirito costruttivo.
L’assenza di una guida condivisa
Base Popolare denuncia anche l’improvvisazione con cui si è arrivati alle elezioni del 2024: “Senza un programma costruito insieme, con alle spalle due anni di silenzi durante la gestione della commissione straordinaria”. L’eccessiva frammentazione delle liste, secondo il gruppo, ha favorito sì la vittoria elettorale, ma ha minato la governabilità, esponendo la città a rischi gravi, anche sul fronte delle infiltrazioni criminali.
Un’idea di governo
In conclusione, la lista chiarisce la sua posizione rispetto alla maggioranza: “È difficile, lo ribadiamo nuovamente, camminare insieme se nulla cambia”. Non si tratta, precisano, di rimpasti o di giochi di potere: “Per noi non riguarda un diverso assetto della giunta, a questo non siamo interessati”. Ciò che serve è un’inversione di rotta netta, fondata su partecipazione, trasparenza, centralità del consiglio comunale e una Castellammare finalmente liberata dal peso della camorra.
Con questo comunicato, Base Popolare si schiera apertamente con Sandro Ruotolo, segnando un solco profondo tra chi vuole rilanciare il confronto pubblico e chi, come l’attuale maggioranza, viene accusato di arroccarsi dietro “gli annunci” e di ignorare i segnali d’allarme.