Mentre l’amministrazione comunale di Castellammare di Stabia annuncia il nuovo piano per il miglioramento della sicurezza stradale in città, l’architetto Domenico Vozza lancia un’accusa precisa: Corso Alcide De Gasperi è stato completamente ignorato. Con un lungo post pubblicato sui social, Vozza – figura molto attiva e riconosciuta per il suo impegno civico – punta il dito contro quella che definisce una programmazione parziale e miope, ancora una volta sbilanciata a favore delle aree centrali e a scapito delle periferie.
“Il sindaco Vicinanza, con la sua solita goffa sfrontatezza – scrive Vozza – ha informato i media locali circa l’intervento per il miglioramento della sicurezza stradale cittadina che interesserà una serie di strade, ma si è dimenticato completamente di Corso Alcide De Gasperi”. Nell’elenco, infatti, sono compresi Via Benedetto Brin (2 attraversamenti), Via Regina Margherita (3), Corso Vittorio Emanuele (4), Passeggiata Archeologica (3), Via Napoli (1), Traversa Tavernola (1) e Viale Europa (2). Nessuna menzione, però, per una delle arterie più importanti della città, oggi ingresso nord grazie alla presenza del porto turistico, che Vozza ribattezza polemicamente “Porto di Pompei”, in riferimento alla denominazione ufficiale di Marina di Stabia.
L’architetto descrive una situazione di estrema pericolosità: “Questa strada è una delle arterie principali di collegamento extraurbano verso i comuni finitimi, con un intenso traffico veicolare, soprattutto di mezzi pesanti. Nelle ore non di punta, il transito diventa a scorrimento veloce, nonostante i divieti, ed è quindi molto pericoloso per pedoni e ciclisti”. In particolare, denuncia come nel tratto compreso tra il Centro Medico Medi e l’incrocio con traversa Mele (vicino alla Cirio), gli attraversamenti pedonali siano assenti o del tutto sbiaditi, privi di segnaletica verticale e luminosa.
Una discrepanza ancor più evidente se confrontata con la “piccola oasi” del Porto di Pompei, dove – documenta Vozza con fotografie – gli attraversamenti sono ben visibili e addirittura dotati di segnaletica luminosa a pannelli solari. “Stamattina e ieri ho fotografato tutti gli attraversamenti della zona in questione dove si nota, ad occhio, l’inesistente manutenzione di tutto il tratto tranne nella piccola oasi del Porto di Pompei”, scrive.
Non manca l’amarezza per un problema annoso che si ripropone a ogni cambio di amministrazione: “Come al solito, ogni amministrazione programma e realizza ogni intervento sempre e solo nelle zone centrali della città, dimenticandosi puntualmente delle periferie. Basta! È necessario un cambiamento di rotta”.
Vozza evidenzia anche la mancanza di videosorveglianza lungo tutto il corso: “Non esistono telecamere, soltanto una, a palo, vicino a Marina di Stabia – o meglio conosciuto come Porto di Pompei – augurandoci che sia in funzione”. In chiusura, lancia un appello alle istituzioni cittadine: “Fate più quello che è giusto per la sicurezza delle persone, invece di quello che conviene”.
Un messaggio forte, che richiama l’urgenza di interventi strutturali anche nei quartieri dimenticati, a partire proprio da Corso Alcide De Gasperi, crocevia urbano e simbolo di un’emergenza sicurezza che non può più essere ignorata.