Non si placano le polemiche dopo il 25 aprile scorso, con Fratelli d’Italia e il suo coordinatore Giovanni De Angelis che hanno inviato una dura nota alla stampa. Nel mirino di Fdi alcuni manifesti esposti dagli studenti e il sindaco Luigi Vicinanza, che nonostante il lutto cittadino ha dato vita ad un evento lontano dalla “sobrietà” attesa.
La nota di Fdi
“Nei giorni scorsi a Castellammare di Stabia, durante le celebrazioni del 25 aprile 2025, si sono verificati episodi di odio e violenza contro persone accusate ingiustamente di essere fasciste, evidenziando come, a distanza di quasi un secolo, persistano intolleranza e settarismo. Un gruppo di giovani liceali ha esposto un manifesto offensivo (“Bastardo fascista sei il primo della lista”), richiamando tragicamente la frase rivolta nel 1975 a Sergio Ramelli, giovane di 19 anni ucciso brutalmente da estremisti di sinistra solo per aver espresso idee diverse. Il testo sottolinea l’assurdità che ancora oggi si possa incitare all’odio in un giorno che dovrebbe celebrare la libertà. Gioventù Nazionale denuncia l’accaduto e promette di continuare a difendere la memoria di Ramelli e la libertà di pensiero, rifiutando ogni forma di violenza politica, sia essa fascista o antifascista.”
Antonio Porzio (coordinatore cittadino GN)
“Il sindaco Vicinanza continua a dimostrarsi inadeguato al ruolo che ricopre. Il 25 aprile, nonostante il lutto nazionale, il lutto cittadino per la tragedia della funivia e l’imminente funerale dell’operatore deceduto, ha organizzato una manifestazione dal tono chiassoso e irrispettoso. Non pago, si è perfino eretto a “direttore d’orchestra” guidando cori e canzoni durante l’evento.
Come se non bastasse, il sindaco ha sfilato alla testa di un corteo caratterizzato da cartelli intrisi di odio e da bandiere con la falce e martello, simboli che richiamano una delle dittature più sanguinose e antidemocratiche della storia, sia recente che contemporanea.”
Ernesto Sica ( Esecutivo Nazionale GN, dirigente regionale FdI)
“l’episodio increscioso verificatosi durante il corteo del 25 aprile nella nostra Città è grave e da condannare e non può risolversi con una semplice e/o banale ragazzata. La responsabilità è degli adulti e in questo caso dei rappresentanti dell’anpi che evidentemente non sono stati dei buoni educatori e del Sindaco che non ha provveduto a far rimuovere quel nefasto cartello che ci richiama purtroppo ai terribili anni di piombo, anni che non devono tornare mai più.”