Con una lettera aperta rivolta ai cittadini, l’europarlamentare e consigliere comunale Sandro Ruotolo lancia un appello pubblico alla responsabilità civile e politica della comunità di Castellammare di Stabia. Il documento, che assume toni diretti e appassionati, tocca numerosi punti critici della vita amministrativa e democratica della città, chiedendo un deciso posizionamento contro le opacità e le infiltrazioni della criminalità.
Una città ferita
“Castellammare di Stabia è una città meravigliosa, piena di storia, di bellezza, di energia. Ma è anche una città ferita”, scrive Ruotolo in apertura. Una ferita causata da «criminalità organizzata, intreccio opaco tra poteri pubblici e interessi privati, e una politica che troppo spesso ha guardato altrove». A partire da questa analisi, l’europarlamentare interpella direttamente i cittadini: “Oggi, ancora una volta, ci troviamo davanti a un bivio. E la domanda che vi rivolgo è semplice e drammatica al tempo stesso: da che parte state?”.
Legalità e trasparenza
Il consigliere comunale pone l’accento sulla necessità di trasparenza e legalità nella gestione amministrativa. “State con chi chiede trasparenza nella gestione del piano urbanistico, negli affidamenti, nella macchina comunale?”, domanda. Ruotolo denuncia anche la decisione di affidare ai consiglieri comunali la nomina degli scrutatori per i referendum dell’8 e 9 giugno: “È inaccettabile. Si mette a rischio la libertà e la regolarità del voto”.
Il caso arenile
Al centro della lettera, l’annuncio dell’istanza di accesso agli atti presentata da Ruotolo “per capire cosa sta accadendo sull’arenile con la costruzione di uno “stadio” da oltre 2000 posti, con spazi commerciali annessi”. Un’iniziativa che, spiega, fa parte del suo dovere istituzionale: “Questo è il lavoro che deve fare un consigliere comunale, rischiando di dare fastidio, ed io lo sto facendo senza fare sconti a nessuno. Questa è la mia storia”.
Le assenze in consiglio e le accuse
Ruotolo risponde anche alle accuse legate alle sue assenze in Consiglio comunale: “I miei impegni istituzionali a Strasburgo e Bruxelles qualche volta mi impediscono di partecipare, ma il mio lavoro per Castellammare è costante”. Poi aggiunge: “Ho il vago sospetto che si alzi un polverone per non discutere del cuore del problema. La verità è un’altra: do’ fastidio”. E rimanda al mittente le critiche: “È in atto una campagna di delegittimazione che rispedisco al mittente. Non sarà certo la goffa richiesta di decadenza o l’uso di un signore che fa le dirette sui social ad intimidirmi”.
L’appello di Ruotolo
La lettera si conclude con un appello diretto alla coscienza civica della comunità stabiese: “Questa lettera non è contro nessuno. È per la città. Per chi non si rassegna. Per chi ha ancora voglia di cambiare le cose”. E infine la domanda che riassume l’intero messaggio: “Con chi state? È tempo di rispondere. Con i fatti, perché il silenzio è parte del problema”.